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DIZIONARIO BIOGRAFICO DEGLI ITALIANI: Volume 58, pagg. 457,458 (a cura di G. Taffon)



La visione e il concetto

Scritti in omaggio a Maurizio Grande

CINEMA/STUDIO

1998, pagine 244

Questo volume raccoglie i contributi presentati in un convegno di studi in omaggio a Maurizio Grande che si è svolto all'Università della Calabria nelle giornate del 17 e 18 Aprile 1997. Il convegno è stato promosso dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, da Franco Crispini, Preside della Facoltà, da Daniele Gambarara, ordinario di Filosofia dellinguag- gio ed è stato coordinato da chi scrive.

Le giornate hanno visto gli interventi nell'ordine di Lino Miccichè, Guglielmo Moneti, Daniele Gambarara, Roberto De Gaetano, Marcello W Bruno, Valentina Valentini, Fabrizio Deriu e Ferruccio Marotti (il quale ha presentato un video di Maurizio sul Macbetb di Carmelo Bene).

Ma questo volume vuole essere anche qualcosa d'altro. Vuol essere l'apertura di uno spazio di riflessione su uno studioso il cui sguardo ha saputo attraversare - secondo traiettorie originali - campi eterogenei di indagine, fra cui, in primo luogo, il cinema e il teatro.

In questa direzione va l'ampliamento degli "atti" con la presenza di alcuni autorevoli contributi quali quello di Emilio Garroni - di cui Maurizio Grande è stato allievo - su cinema e musica, che insieme ad un saggio inedito di Maurizio sul western costituiscono la prima sezione del volume. Due scritti di Roberto Tessari e Roberto Alonge su Dodici donnle completano la parte centrale del volume.

Nell'ultima parte viene presentato un dossier inedito curato da Maurizio Grande su "Deleuze e il cinema", uno dei temi che più intensamente lo hanno occupato negli ultimi anni della sua riflessione.



Lo sguardo liminare

La Balestra Studi

Questo Breve saggio non è la ricostruzione storico-filologica del percorso di uno studioso di spettacolo importante ed originale come Maurizio Grande. E' piuttosto un sorvolo su un territorio, sui problemi che l'attraversano, sui confini mobili che lo definiscono, sulle linee che se ne diramano: le forme della scrittura (nel passaggio dal concetto della teoria al dialogo della drammaturgia), dei generi (nelle riflessioni sulla tragedia e la commedia) e della rappresentazione (le "avventure" dell'immagine "moderna").

Ma questo saggio è anche il tentativo di pensare quello che è uno dei luoghi centrali che hanno segnato la presenza uma-na ed intellettuale di Maurizio Grande: la stretta connessione fra scrittura e vita, fra le forme della scrittura (teorica, critica, drammaturgica) e le forze della vita


La statua e il giocattolo

Tracce di un pensiero su cinema e teatro